UNA VITA DIFFICILE CON UN FELICE DESTINO
In
un paese moldavo un padre che picchiava tutta la famiglia violentava anche la
figlia maggiore fin dall'adolescenza. Appena in età la povera ragazza, cerca, prega
e trova un fidanzato per interrompere il turpe rapporto. Il suo desiderio si realizza ma solo fino a quando il fidanzato parte per il militare perché
il padre, in assenza del giovane, torna a violentare la figlia che però non
riesce a ribellarsi alla figura paterna. Quando il fidanzato torna dal militare
il padre per non perdere il potere sulla figlia si ubriaca in un locale
pubblico e prende in giro il povero ragazzo e gli racconta, davanti a tutti, che
aveva provveduto lui stesso a sostituirlo.
Quando
la ignara poveretta si incontra con il fidanzato, unica speranza di salvezza
della sua già misera vita, si accorge
che non è più lo stesso, non parla più dolcemente come prima, non è più gentile
ed attento nei gesti. Nel chiedere perché il suo comportamento non è più lo stesso il ragazzo
gli risponde che tutto il paese è a conoscenza della storia con suo padre e
ormai tutti la considerano una puttana, e
gli confessa che ora anche lui deve considerala e trattarla come fanno tutti. Tradita
dal suo innamorato, avvilita da un
marchio così disonorante, diffamata dalla famiglia, svuotata da ogni
sentimento d'amore si sente abbandonata anche da Dio che tanto aveva pregato. Capisce
che non ha più speranza di una vita
normale. Ormai familiari e paesani la considerano e la trattano come la puttana
del paese tanto che si convince di non avere più alcuna possibilità di sfuggire
a quel destino che la sovrasta.
Dopo
un po’ di tempo confessa alla famiglia di non poter più vivere in paese e
considerato che ormai viveva come una puttana pubblica aveva maturato la
convinzione che avrebbe sofferto di meno andando a fare la puttana in un altro paese
dove almeno nessuna conosceva la sua tristissima storia. Si affida ad una organizzazione che la colloca
a Cipro ma presto viene venduta più
volte da varie bande di sfruttatori e dopo la Turchia, la Grecia e la Serbia si
ritrova in Italia.
Nel
frattempo non è riuscita ad interrompere i collegamenti con la madre e la
sorella che sempre lamentano i comportamenti del padre padrone. Alla famiglia
aveva detto che infine era riuscita a
trovarsi un buon lavoro di cameriera tanto da permettergli di aiutare le
poverette inviandogli denaro. Sensibile ai lamenti e alla pressante richiesta
di raggiungerla in Italia riesce
finalmente a far venire anche in Italia madre e sorella, ma non nella stessa
città dove lei lavorava. Pensava di aver riscattato la sua miserevole vita
regalando alle uniche persone che tenevano accesi i suoi sentimenti tutti i soldi
necessari per comperare il viaggio, la carta
di soggiorno e la posizione lavorativa. Ma non era proprio così.
Quando
le tre donne iniziano a frequentarsi alla madre e alla sorella non sfugge il
fatto che lei è sempre troppo ben vestita ed elegante mentre loro si vedono
abbrutite dal lavoro di pulizia e di badante.
Esercitano cosi una continua pressione sulla povera sorella che non
poteva certo confessare loro il triste mestiere che il destino gli aveva
assegnato e che pure gli consentiva di aiutare
quella che era ormai la sua residua famiglia.
Le richieste di denaro erano sempre più pressanti come anche la
richiesta di un migliore lavoro che solo lei era in grado di trovare.
Più chiedevano soldi più doveva
prostituirsi, come in un girone infernale senza fine, il benessere della
famiglia era l'unico motivo che ancora la spingeva a prostituirsi, ma le
continue richieste la deprimevano, si sentiva di nuovo condannata dagli unici
affetti per i quali tanto si era sacrificata. Alla umiliazione per la sorte che
il destino gli aveva riservato e alla cronica
depressione di una vita solitaria si aggiungeva di nuovo il tradimento e
l'incomprensione di una famiglia egoista interessata solo a conquistare
benessere e consumismo. Agli abituali sfruttatori del sesso si aggiungevano ora
anche i familiari profittatori.
Non
riuscendo più a vedere un senso alla sua vita, svuotata di ogni volontà decide di farla
finita e una sera si getta sotto un automobile. Il conducente dell'auto si ferma impaurito e la soccorre, la porta al pronto soccorso dove viene salvata
e curata. L'uomo sentendosi colpevole la
visita in continuazione all'ospedale dove la trova sempre sola. Un giorno lei
comprende la preoccupazione del povero uomo e decide di liberarlo dal suo
rimorso confessandogli che la colpa dell'incidente era solo sua, che aveva
tentato di farla finita con la sua vita, difficile e senza senso.
A
questo suo ulteriore gesto di generosità il destino di Anna cambia radicalmente
e la vita gli restituisce tutto quanto gli aveva prima tolto. Il
povero investitore, davanti a tanta
onestà, vuole capire di più di quella disgraziata ragazza e seguita a visitarla
durante tutta la degenza fino a proporgli la sua amicizia che in breve si
trasforma in amore, un amore che risulterà cosi grande da poter accogliere e
contenere tutte le disgrazie che la poveretta gli aveva confessato.
Anna,
che mai più aveva coltivato il sogno di una vita normale, si sposerà, avrà una
vita agiata e non potendo avere figli andrà in America per recuperare la sua fertilità
e realizzare finalmente la più alta aspirazione
per una donna, creare una vita ed avere cura della sua famiglia.
"La cosa
peggiore che possa capitare a chiunque
è la perdita
della dignità e del rispetto di sé"
(Chinua Achebe)
"Essere donna è un
compito terribilmente difficile, visto che
consiste principalmente
nell'avere a che fare con gli uomini."
(Joseph Conrad)
Autore: GLOBAL